venerdì 24 ottobre 2014

27. SI CONCLUDE LA FASE DIOCESANA DELLA CAUSA DI BEATIFICAZIONE

24 ottobre 2014. - In tale data la Congregazione delle Cause dei Santi ha emesso il Decreto di Validità sulla Inchiesta diocesana di beatificazione del Servo di Dio Antonio Lombardi. Ora si passa alla costruzione della Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis (la tesi che dovrà essere discussa dai teologi e dal Congresso dei cardinali e Vescovi per la proclamazione della venerabilità, ossia la dichiarazione da parte del Papa delle virtù eroiche).

6 ottobre 2013. Giorno della Dedicazione della Cattedrale di Catanzaro. Solennità di San Bruno. Vent’anni fa come ieri, nel 1993, l’arcivescovo Antonio Cantisani, oggi emerito, apriva il primo sinodo dell’arcidiocesi di Catanzaro- Squillace. Quattordici anni orsono, nel 1999, sempre il 6 ottobre, maturava uno dei frutti del sinodo: l’avvio del processo di canonizzazione del Servo di Dio Antonio Lombardi (Catanzaro, 1898-1950). E proprio ieri in Cattedrale, in una data quindi ricca di significati, la conclusione della sua fase diocesana. Passano così al vaglio di Roma le “carte” –più di tremila pagine di documentazione, senza contare le pubblicazioni- del filosofo santo Antonio Lombardi, le cui spoglie mortali riposano nel Duomo. Il momento è tra i più emozionanti e solenni. Padre Pasquale Pitari, promotore di giustizia del tribunale ecclesiastico, illustra l’iter processuale della causa, definendo Lombardi come un “uomo sensibile conquistato da Dio”. La vita e le opere del Servo di Dio sono invece esposte dal postulatore don Franco Isabello.
Ma non è soltanto la chiusura del processo di canonizzazione. Quella di ieri è una giornata davvero importante per la comunità ecclesiale. Con la celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo metropolita Vincenzo Bertolone e aperta dai saluti del vicario generale Mons. Raffaele Facciolo, si inaugura il nuovo anno diocesano; viene così consegnata ai fedeli la Lettera pastorale sul grande tema della “misericordia”. Nell’occasione anche il conferimento dei ministeri del lettorato a Fabio Pullano e dell’accolitato a Diego Menniti, Rosario Greto, Valentino Cubello e Antonio Gatto: un passo importante per questi giovani seminaristi che si preparano a diventare sacerdoti. E non sembri priva di significato neanche la coincidenza della solennità di San Bruno: proprio quest’anno i monaci certosini ricordano i cinquecento anni dal ritorno a Serra, un evento che la curia diocesana sta già programmando di onorare degnamente.
“Dobbiamo tutti noi riflettere –afferma l’arcivescovo Bertolone durante l’omelia - sulla fede celebrata e vissuta. Gli occhi della fede portano allo sguardo di Dio. E difatti ci sono le orme di Dio sulla sabbia del tempo, tra la storia degli uomini. La fede è una forza inarrestabile, capace di sradicare ciò che è radicato”. L’arcivescovo sottolinea ancora come la fede sia una “conquista”. “In materia di fede –dice- il grande regista è Dio. La fede ci offre il senso del cammino e lo illumina. Bisogna sempre stare attenti a non umanizzare Dio e divinizzare l’uomo. La nostra fede si concretizza nell’amore”. “La fede –conclude- è la parte essenziale della nostra vita. A Dio non possiamo dare le briciole”.
Luigi Mariano Guzzo
Il Quotidiano della Calabria – 6 ottobre 2013


FILMATO DELLA CONCLUSIONE DELL'INCHIESTA DIOCESANA (cliccare)



 









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L'incontro è stato tenuto il 5 ottobre 2013 - Articolo in Gazzetta del Sud, 8 ottobre, p. 28.

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